FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE vol.6 del prof.Rosario Pinto
Si propone decisamente rilevante la declinazione figurativa che si offre nelle elaborazioni creative che propone Fabio Bedin al quale si deve una pittura di incisivo addensamento segnico-timbrico,che non va a strutturarsi, tuttavia, in forme propriamente espressionistiche, scegliendo di disporsi,piuttosto,entro una misura di proposta di piu' agile e leggibile suggerimento postmoderno.La delibazione postmoderna del Nostro,non deve intendersi di carattere meramente stilistico, dal momento che l'artista dirige il proprio impegno a creare un universo di immagini tutto suo,al cui interno si riannodano istanze che hanno il loro ancoraggio in un sentire di ordine citazionistico,non meno che neomanieristico, andando a produrre una sensibilita' figurativa che scavalca i modelli di riferimento proponendosi come fertile opportunita' di ordine sottilmente 'concettuale'.Questa ricchezza di spunti fa dell'opera del nostro artista una testimonianza della vitalita' ' espressiva' e non necessariamente ' espressionistica' della carica vitale della disposizione creativa di ordine POSTMODERNO,andando a dimostrare come l'intendimento di fornire attraverso la pittura una linea interpretativa delle cose possa valere a conferire ad una declinazione POSTMODERNA non semplicemente la configurazione di 'derivatività 'che spesso la connota, quanto piuttosto,una vivacità di suggerimenti di una visione del mondo.Saper essere capaci di rendere piu' intensa la portata rivelativa del segno vale sempre a dare vigore ad una idea di addentramento nelle ragioni di fondo,che costituiscono motivo decisivo per stabilire la dirimente qualitativa dell'opera d'arte.Ecco ,pertanto,come può avvenire che l'artista riesca a conferire capacità di convincere con la propria proposta creativa,proprio andando a rendere centrale nella sua ricerca l'evidenziazione delle ragioni contenutistiche.La disposizione sperimentativa costituisce per Fabio Bedin un motivo non soltanto di scelta di indirizzo e di ricerca creativa,ma un proprio modo d'essere, così come ci viene rivelato dal suo impegno creativo, al cui interno si comprende bene come il Nostro si premuri di andare a scovare nel grande magazzino della sua mente,di volta in volta, le modalità più giuste per riuscire a dar corpo alla consistenza qualitativamente significativa delle sue opere.L'intervento sull'artista,opportunamente,Giulia Comunian ha osservato che " I SUOI SOGGETTI NON SONO PERSONE,MA PERSONAGGI: SONO I VOLTI CHE HANNO FATTO LA STORIA E CONTINUANO A FARLA,INDISTRUTTIBILI DI FRONTE AI FRAGILI NUOVI MITI...PER FABIO SIGNIFICANTE E SIGNIFICATO SONO PERFETTAMENTE COMUNICANTI E PARLANO LA STESSA LINGUA".Possiamo osservare ,insomma, come questa particolare declinazione creativa possa valere ad introdurci in altri aspetti dell'universo POSTMODERNO, additandoci che la messa in crisi di una serie di ' certezze' che tale temperie ha inteso scardinare non dovesse avvenire 'solo' attraverso processi di netta 'deriva' ; e che lo stesso 'nomadismo' potesse svolgersi anche attraverso una opportunità analitica capace di proporsi come visione dell'esistente e , quindi, fornendo un ragionato processo di intervento critico.
Rosario Pinto [Critico e storico dell'arte]
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